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30 aprile 2025
18 aprile 2025
3 consigli per detergere la pelle acneica

3 consigli per detergere la pelle acneica

Posted in: Cosmesi
La pelle acneica non è solo una condizione cutanea: è spesso causa di disagio, frustrazione e insicurezza. Ogni imperfezione che compare sul viso può sembrare un ostacolo alla serenità quotidiana. In un mondo in cui l’apparenza ha un impatto rilevante sul benessere psicologico, prendersi cura della propria pelle è molto più di una questione estetica: è un atto di rispetto verso sé stessi. La detersione, in particolare, rappresenta il primo gesto concreto per contrastare l'acne e favorire l’equilibrio cutaneo. 

Tuttavia, molti errori comuni possono peggiorare la situazione, irritando la pelle e favorendo nuove infiammazioni. In questo approfondimento vedremo tre indicazioni essenziali — semplici ma spesso sottovalutate — per detergere correttamente la pelle acneica. Un rituale delicato e consapevole, capace di fare la differenza giorno dopo giorno, migliorando la salute della pelle e, con essa, anche la fiducia in sé.

1. Detergere il viso due volte al giorno: mattina e sera

La detersione quotidiana è il primo pilastro nella cura della pelle a tendenza acneica. È fondamentale rimuovere sebo in eccesso, cellule morte, inquinanti ambientali, batteri (soprattutto Cutibacterium acnes, ex Propionibacterium acnes) e residui di trucco, tutti elementi che possono contribuire all’occlusione dei pori e all’insorgenza di lesioni acneiche.

Al mattino, la detersione eseguita con prodotti per la pulizia del viso appositi ha lo scopo di eliminare le secrezioni accumulate durante la notte e di preparare la pelle ai trattamenti successivi (topici o protettivi). Alla sera, invece, è indispensabile per rimuovere le impurità derivate dall’esposizione quotidiana, dallo smog e dai cosmetici.

È importante scegliere un detergente specificamente formulato per la pelle acneica: preferibilmente privo di tensioattivi anionici aggressivi (come il sodio laurilsolfato), alcol, profumi o conservanti potenzialmente irritanti. I prodotti ideali hanno un pH compreso tra 4,5 e 5,5, simile a quello fisiologico della cute, e contengono principi attivi ad azione cheratolitica, sebonormalizzante o antibatterica, come:

  • Acido salicilico: favorisce il turnover cellulare e la disostruzione dei pori; 
  • Niacinamide: possiede proprietà antinfiammatorie e riequilibranti; 
  • Zinco PCA: utile per ridurre la produzione di sebo; 
  • Tea tree oil: antimicrobico naturale con buona tollerabilità.

È sconsigliato aumentare la frequenza della detersione oltre le due volte quotidiane, poiché una pulizia eccessiva può danneggiare il film idrolipidico, aumentando la reattività cutanea e stimolando una sovrapproduzione compensatoria di sebo.

2. Non utilizzare l’acqua calda

Uno degli errori più frequenti nella detersione della pelle acneica è l’impiego di acqua troppo calda, nella convinzione errata che essa possa “aprire” i pori e facilitare l’eliminazione delle impurità. In realtà, l’acqua calda può causare la vasodilatazione dei capillari, alterare la barriera cutanea e provocare disidratazione, rendendo la pelle più sensibile e incline all’infiammazione.

In presenza di acne, è fondamentale proteggere l’integrità dello strato corneo, evitando ogni forma di stress termico. L’utilizzo quotidiano di acqua calda può peggiorare le manifestazioni cliniche, determinando eritema, prurito e un aggravamento del quadro infiammatorio.

La temperatura ottimale per la detersione è tiepida, ovvero intorno ai 30-32 °C: questa condizione permette di rimuovere efficacemente le impurità senza compromettere la funzionalità della barriera cutanea. Dopo il risciacquo, è consigliabile evitare getti d’acqua diretti e utilizzare un asciugamano in microfibra o cotone morbido, destinato esclusivamente al viso e cambiato frequentemente, per minimizzare il rischio di contaminazioni batteriche.

3. Non strofinare la pelle

La frizione meccanica è un’aggressione fisica che la pelle acneica non è in grado di tollerare. Strofinare il viso durante la detersione o l’asciugatura, nella speranza di “pulire più a fondo”, comporta rischi significativi: microlesioni epidermiche, rottura di comedoni infiammati, diffusione di batteri e aumento del rischio di formazione di cicatrici o iperpigmentazioni post-infiammatorie.

La detersione deve avvenire con estrema delicatezza, utilizzando esclusivamente la punta delle dita. Il detergente va applicato con movimenti circolari, leggeri e uniformi su tutto il viso, evitando pressioni eccessive. Il massaggio può durare tra i 30 e i 60 secondi, tempo sufficiente per permettere al prodotto di agire sulle impurità.

Anche l’asciugatura richiede attenzione: mai sfregare, ma tamponare con un asciugamano pulito, esercitando una leggera pressione. È opportuno evitare l’uso di spugne abrasive, dischetti esfolianti o dispositivi rotanti non specificamente progettati per pelli sensibili o infiammate.

Infine, è bene ricordare che detergere non significa esfoliare. Le esfoliazioni chimiche, se prescritte da un dermatologo, devono essere effettuate in giorni separati dalla detersione abituale e con prodotti appositi, in modo da non sovraccaricare la cute.

Prendersi cura della pelle acneica inizia da piccoli gesti quotidiani, spesso sottovalutati ma essenziali per favorire la remissione clinica e prevenire le recidive. Una detersione corretta, eseguita due volte al giorno, con acqua tiepida e movimenti delicati, rappresenta la base per qualsiasi trattamento dermatologico. L’obiettivo non è rimuovere lo strato superficiale della pelle, ma proteggerlo e riequilibrarlo, rispettandone la fisiologia e intervenendo in modo mirato sui fattori che favoriscono l’acne.

Il consiglio clinico resta sempre quello di associare alla routine cosmetica una valutazione specialistica dermatologica, soprattutto nei casi di acne moderata o severa, per impostare una terapia mirata, eventualmente farmacologica, e monitorare l’evoluzione della patologia nel tempo. La pelle è un organo complesso e sensibile: curarla con competenza e costanza è il primo passo verso il miglioramento visibile e duraturo.

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30 aprile 2025

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